Acquisto casa: le misure a sostegno di chi non riesce a pagare
“Che succede se salto qualche rata del mutuo? C’è un modo per evitare il pignoramento?”
La buona notizia è che, generalmente, la banca non prende provvedimenti nell’immediato, ma concede un arco di tempo sufficientemente lungo per saldare la pendenza. Solitamente, la “finestra di tolleranza” è pari a sette rate o sei mesi, trascorsi i quali viene attivato il recupero crediti tramite solleciti telefonici o scritti.
Lo step successivo, qualora il mutuatario non paghi il dovuto, è la notifica dell’atto di precetto, che prevede ulteriori 10 giorni per mettersi in regola.
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Se anche questi trascorrono in vano, parte il decreto ingiuntivo, e, nel caso in cui non avvenga né il pagamento né l’opposizione in giudizio, si attiva l’iter di pignoramento dei beni, che può riguardare l’immobile su cui è stata iscritta l’ipoteca.
Inoltre, se il mutuatario è un under 35 può beneficiare del Fondo di Garanzia Prima Casa (che copre al 50% l’importo concesso dalla banca erogante). Il Fondo di Solidarietà per l’Acquisto della Prima Casa, invece, paga gli interessi del mutuo per un periodo massimo di 18 mesi, durante i quali l’intestatario del contratto è esonerato dal versamento delle rate.