Alimenti: che succede se il padre non paga?
Una separazione porta con sé, inevitabilmente, una metamorfosi delle persone coinvolte
Un coacervo di emozioni e pensieri non sempre facili da decodificare e metabolizzare. Il tutto poi rischia di esasperarsi ed amplificarsi se la coppia ha dei figli, e il genitore a cui spetta il pagamento degli alimenti si tira indietro.
La situazione, infatti, ne risulta esacerbata sotto molteplici punti di vista: lo stress viene declinato in vari modi. Psicologico, relazionale…e materiale.
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Ma un genitore può, tecnicamente, smettere di versare la somma necessaria al mantenimento dei figli? Cosa dice la legge a questo proposito?
In caso di separazione, il marito è obbligato a corrispondere la somma fissata dal giudice per garantire mensilmente le spese dei figli. Gli alimenti sono dovuti anche DOPO il 18esimo anno, e fino a quando questi non abbiano raggiunto l’indipendenza economica. Dunque, non può essere decisa in modo arbitrario né la sospensione né la riduzione dell’assegno.
Se il marito interrompe il pagamento, la controparte può denunciarlo per inadempienza degli obblighi genitoriali di assistenza. Ciò determina il pignoramento dei beni mobili ed immobili di sua proprietà, nonché una multa che può raggiungere i mille euro, e fino ad un anno di carcere.
L’unico caso in cui decade l’obbligo di versare l’assegno di mantenimento è rappresentato, secondo quanto sancito dalla Cassazione, dal disconoscimento del figlio.
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