Auto all’asta: i pro e contro in caso di acquisto
Il Covid19 ti ha messo davanti ad una scelta
La tua vecchia auto non ce la fa più, prima o poi ti lascerà per strada. Ogni giorno ti manda nuovi segnali di avvertimento. Devi sbrigarti a rimpiazzarla, se non vuoi rischiare un incidente mentre sei incolonnato al semaforo, al mattino o al ritorno dal lavoro.
La fortuna ti è venuta incontro, però. Hai adocchiato un’auto in buone condizione e l’asta di vendita è tra pochi giorni. C’è un solo ma: non hai la più pallida idea di come funziona questa procedura, sai solo che ha a che fare con il tribunale. Ecco tutto quello che devi sapere prima di mettere mano al portafoglio, e ritrovarti, magari, a spendere più di quanto avevi previsto.
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Con incanto o senza?
Esistono infatti due tipologie di vendita all’asta. Il discrimine fondamentale è rappresentato dal fatto che, nel primo caso, ad aggiudicarsi il bene è chi offre di più. La vendita all’asta con incanto è la classica procedura descritta nei film: le offerte vengono fatte a voce ed in tempo reale, dagli interessati.
Se la vendita è senza incanto, invece, le offerte vengono comunicate PREVENTIVAMENTE, e presentate in busta chiusa.
Ad accomunare le due tipologie di asta è la necessità pagare una cauzione che sarà rimborsata se il potenziale acquirente non si aggiudicherà il bene. A patto che COMUNQUE vi abbia almeno partecipato.
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