Avellino: diventa stabile il punto di soccorso anti-Equitalia
19.06.2017 12:26
Una cartella esattoriale è, a volte, la classica goccia che fa traboccare il vaso. Così, può rappresentare il fattore scatenante di un disagio covato a lungo, magari di un malessere strisciante che faticava a esprimersi. Quando l’esito di questo travaglio interiore è il suicidio, tutti – comunità in primis – ne escono sconfitti.
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Sebbene attenzione e clamore mediatico si siano notevolmente smorzati, la schiera di persone suicidate da una cartella “di troppo” continua a essere nutrita. Nei giorni scorsi a togliersi la vita è stato un imprenditore di Monreale (Palermo). L’uomo, che lavorava nel settore alimentare, avvertiva ormai come schiacciante il peso di un avviso di pagamento dall’importo di diverse migliaia di euro, e così, dopo aver scritto una lettera ai suoi cari, ha premuto il grilletto del suo revolver.
Per arginare questa emorragia di vite e rendere i cittadini consapevoli dei propri diritti, sul territorio si moltiplicano i punti di soccorso anti-Equitalia attivati dal Movimento Cinque Stelle, a oggi arrivati a quota venti. Nei giorni scorsi, ad esempio, il deputato Carlo Sibilia ha annunciato la stabilizzazione di quello operante ad Avellino. Gli interessati potranno quindi essere ricevuti su appuntamento il lunedì nella sede di via Mancini; ad accoglierli troveranno uno degli esperti operanti a titolo gratuito.
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I numeri del primo mese di attività
Il punto di soccorso anti-Equitalia del capoluogo irpino è stato aperto ad aprile, e inizialmente la sua attività si è articolata su undici appuntamenti. Sono stati raggiunti 80 utenti, per un totale di circa 700mila euro di cartelle esattoriali. “L’iniziativa ci ha avvicinato ai contribuenti colpiti in modo spropositato dalle pretese finanziarie avanzate dall’Agenzia di Riscossione. Il nostro proposito è stato quello di offrire loro una scialuppa di salvataggio. Il riscontro ottenuto ci ha fatto capire che era necessario dare continuità all’iniziativa, offrire un punto di riferimento stabile, affinchè fosse chiaro che la normativa esistente garantisce strumenti di tutela”. Così Carlo Sibilia.
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“Intervenendo sul territorio ci siamo accorti che c’è un bisogno di informazione generalizzato, che, il più delle volte, si concretizza in presenza di debiti pendenti da tempo, in un certo senso incancreniti”. A fare il punto è stato l’avvocato Antonio De Vito, che è uno dei volontari operanti presso il punto di soccorso Anti-Equitalia di Avellino. Il professionista ha spiegato che l’utenza si è concentrata in corrispondenza dell’iniziativa di definizione agevolata promossa dall’Agenzia, e che lo smistamento è avvenuto suddividendo i casi in cui si è ritenuto opportuno procedere su questa strada da quelli in cui è stato consigliato di procedere a un’opposizione. A tal proposito, gli interessati sono stati sollecitati a rivolgersi ai loro consulenti di fiducia.
“Quello che abbiamo capito è che esiste una vera e propria galassia di piccole e medie imprese e di commercianti sostanzialmente svantaggiati rispetto ai grandi gruppi. Questi ultimi infatti possono attingere a una vasta gamma di agevolazioni. In tal senso ci ha particolarmente colpito la vicenda di un’anziana che ha dovuto impegnare integralmente la propria pensione per pagare multe relative a un’azienda chiusa già da tempo”. Così ha concluso Carlo Sibilia intervenendo nell’incontro pubblico tenutosi presso il punto di soccorso Anti-Equitalia di Avellino.
La redazione