Aziende italiane, cronaca di una morte annunciata

Agosto è tempo di ferie. Ma la parola d’ordine che precede le vacanze, per gli imprenditori è solo una: tasse. Sono infatti moltissime le scadenze previste. Proviamo a fare il punto. 
 
Il saldo Irpef raggiunge 25mila euro (24.639), e l’acconto sfiora il tetto dei diecimila (9.855). Addizionali regionali e comunali, sommate, arrivano a circa 2.000 (1.179 la prima, 589 la seconda). L’Irap “succhia” quasi 3.000 euro, mentre all’Inps ne vanno 13.500, cui se ne aggiungono 6.800 di acconto contributivo. 
 
E la “saga” non finisce qui. La puntata successiva è prevista per novembre, quando gli imprenditori dovranno sborsare quasi altri 25.000 euro tra secondo acconto Irpef (14.783), Irap (1.554) e Inps (6.873). 
Insomma, a scorrere questi numeri non è difficile capire perché, le imprese nate nel 2013, in dodici mesi hanno visto passare il reddito lordo da 74.964 a 73.600 euro
 
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