Bollo auto: posso pagare in ritardo? E cosa rischio?
Ritornato dalle vacanze
lo stato di grazia determinato dall’abbronzatura e dagli aperitivi non stop in spiaggia è durato il tempo di vedere, disposti a mo’ di plotone di esecuzione, sulla tua scrivania, i post con tutte le scadenze da ricordare.
Tra tutte, campeggia la frase: bollo auto in scadenza!
A rileggerla, sei caduto dalle nuvole: perché hai preso questo appunto? Sei convinto di ricordare che nei mesi scorsi ci fosse stata l’ennesima proroga del pagamento…
Il ricordo è attendibile, in quanto l’ultimo, in ordine di tempo, congelamento dell’imposta deciso dal Governo è scaduto il 31 agosto.
Siamo già alla prima settimana di settembre, stai ripensando, che succede pagando in ritardo? E soprattutto, posso farlo, o invece rischio già il sequestro della macchina?
Niente paura: hai un mese di tempo. Perciò, se versi il dovuto entro il 30 settembre non subisci alcuna sanzione. Dal 1° ottobre poi, invece, vai incontro ad una maggiorazione definita ravvedimento operoso, direttamente proporzionale al numero di giorni di ritardo.
Entro un ritardo di due settimane, la sanzione ammonta allo 0,01%, dopo tre mesi, invece questa sale al 3,75%.
Il “ricarico” sull’imposta lievita con il passare, ulteriore, del tempo, fino a prevedere, tra le altre cose, il pignoramento ed il fermo amministrativo.
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