Calabria: dirigente bancario rinviato a giudizio
Troppe volte chi subisce un reato, prima di denunciare, vive un profondo senso di colpa
Che si tratti di violenze, fisiche o psicologiche, di ricatto, estorsione, o vera e propria usura (bancaria), quello che spesso rischia di soffocare le vittime impedendo loro di chiedere giustizia è il tabù, l’alone di vergogna in cui si sentono intrappolate. Uno scenario, questo, che purtroppo rappresenta ancora la “normalità” in contesti piccoli e/o isolati collocati nelle aree economicamente più svantaggiate d’Italia.
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Per questo è già una vittoria che in Calabria, nella Sibaritide, il responsabile di una banca sia stato rinviato a giudizio per usura e anatocismo. Un cliente, infatti, si era visto applicare tassi di interesse al di sopra del cosiddetto valore soglia che lo avevano costretto a vendere l’immobile di proprietà.
L’emblematicità di questo passaggio può essere spiegata anche alla luce di un altro elemento: solo nel 2016 è stato stilato e presentato il primo rapporto nazionale sul fenomeno dell’usura bancaria.