Canone di locazione e Covid19: come evitare una guerra tra poveri?
Io, tu…e l’affitto da pagare
Per migliaia di italiani la Pasqua sta riservando un’amara sorpresa: il proprietario di casa che bussa alla porta, e batte cassa. Probabilmente un mese fa, quando l’epidemia si è manifestata in tutta la sua gravità, anche lui, come molti di noi, ha soprasseduto senza troppi crucci alla scadenza. Se ne riparla ad aprile, quando tutto sarà finito, avrà pensato. La brutta notizia è che abbiamo sottovalutato la situazione eccedendo in ottimismo, e adesso dobbiamo sbrogliare anche i problemi “accantonati” dal 9 marzo. E questo tradotto significa, saldare due mensilità. Come si fa, visto che lo stop del lavoro è praticamente generalizzato, e bonus e ammortizzatori, di fatto, ancora un miraggio?
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Purtroppo il Governo non ha speso una parola sulla questione abitativa. Né nelle molteplici dirette Facebook né, tantomeno, nei documenti ufficiali. Il principio da adottare, quindi, è una sorta di “si salvi chi può”, ovvero, spetta a ciascun affittuario tentare di mediare con il proprietario di casa, e attingendo a buonsenso e pragmatismo, cercare di trovare un compromesso che attutisca le difficoltà economiche di entrambi. L’ultima cosa di cui il nostro Paese ha bisogno, infatti, è una guerra tra poveri.
L’accordo tra le parti può prevedere un pagamento differito, magari rateizzato o ridotto rispetto all’importo inizialmente pattuito tramite contratto. Questo permetterebbe all’affittuario di allentare la pressione psicologica e materiale a cui è sottoposto, ed al proprietario di non perdere integralmente un’entrata su cui aveva fatto affidamento. Il tutto, per avere validità, deve essere messo per iscritto; per quanto riguarda l’invio, invece, data la situazione d’emergenza, si può procedere anche tramite posta elettronica non certificata.
Nel caso in cui invece l’affittuario abbia perso il lavoro, e quindi intenda lasciare la casa prima della scadenza del contratto, può avvalersi del preavviso per giusta causa, e coprirne il pagamento attraverso la cauzione inizialmente versata. D’altra parte questa decisione tutela anche gli interessi del proprietario.
…e se invece non si riesce a trovare un accordo? L’affittuario può contattare le associazioni degli inquilini e chiedere loro consulenza e magari anche supporto legale.