Cartelle esattoriali: ci sarà una nuova sanatoria?
La riapertura pasquale dei termini di pagamento dei debiti con Agenzia delle Entrate Riscossione si è rivelata un fiasco
Ad aderirvi, infatti, è stata appena la metà dei circa 500mila contribuenti stimati dal Parlamento. Così, l’esecutivo starebbe valutando la possibilità di concedere una nuova sanatoria: è altamente improbabile, infatti, che, dopo due anni di pandemia ed i rincari febbrili degli ultimi mesi i cittadini con debiti ormai datati siano in grado di saldare NON SOLO l’importo iniziale, ma anche il ricarico risultante da sanzioni e interessi.
Riapertura dei termini delle cartelle esattoriali scadute: dove eravamo rimasti?
Ad aprile scorso, mediante il Decreto Sostegni Ter, era stata resa disponibile una nuova finestra temporale per il pagamento delle rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio scadute nel 2020. Considerati i 5 giorni di tolleranza OLTRE la scadenza, la riapertura si è conclusa lo scorso 9 maggio.
Il Governo si è però ritrovato con un pugno di mosche in mano, e, in linea teorica, a questo punto dovrebbe procedere alla riscossione dei crediti pendenti con il pugno duro, ricorrendo, se necessario, anche a procedure esecutive e pignoramenti.
Questo scenario equivarrebbe al tentativo di cavare sangue da una rapa e quindi, più realisticamente, il Governo preferirà limitare i danni in termini di somme non ancora riscosse. Una delle ipotesi allo studio è una sanatoria che preveda 20 rate trimestrali da spalmare su 5 anni.
La redazione