Cartelle esattoriali: cosa è cambiato dopo il 28 febbraio
Finale (si fa per dire) annunciato, all’indomani della partenza del Governo Draghi
Infatti ancora non è dato sapere cosa ne sarà dei debiti maturati dai contribuenti e presi in carico da Agenzia delle Entrate Riscossione. L’unica cosa certa è che domenica scorsa è scaduta l’ennesima proroga del blocco varato dal Governo Conte…
Proprio il 28 febbraio, al fotofinish (come spesso capita), il Ministero dell’Economia e delle Finanze, tramite comunicato legge ad hoc, ha confermato il congelamento provvisorio dei pagamenti relativi alla rottamazione ter ed al saldo e stralcio. Fino a quando, però, non è dato saperlo: in pratica, ai contribuenti viene imposta unilateralmente la firma di una nuova cambiale in bianco; forse si potrà tirare il fiato per un altro mese. O potrebbero anche essere due…
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La sospensione dei versamenti riguarda più di un milione di contribuenti e, in base ai propositi dichiarati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, non implicherà alcun ricarico/maggiorazione.
…e la notifica delle cartelle esattoriali “nate” nell’ultimo anno? Il quesito è spinoso ma legittimo, considerando che, secondo le ultime stime relative a mesi fa, gli atti fiscali messi in stand by sfiorano i 55 milioni. Anche alla luce di questo la maggioranza su cui poggia l’esecutivo Draghi starebbe caldeggiando la cancellazione dei debiti inferiori a 5mila euro, l’annullamento delle cartelle nate prima del 2015, ed il pagamento di quelle restanti alleggerite da sanzioni e interessi.
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