Cartelle esattoriali: liberarsene pagando un’aliquota proporzionale al reddito
Uscito dalla porta, il saldo e stralcio potrebbe rientrare dalla finestra
Il Governo sarebbe infatti intenzionato a procedere tramite emendamento. Ecco in dettaglio cosa prevede la misura.
Pagare una quota del debito e tornare a vivere
Il saldo e stralcio è destinato ai contribuenti con Indicatore Isee inferiore a 20mila euro che hanno un debito compreso tra 30mila e 90mila euro nei confronti di Agenzia delle Entrate Riscossione.
L’importo da versare varierà in base al reddito dichiarato; le aliquote previste sono tre: 10% (Isee fino a 15mila euro), 16% (Isee compreso tra 15mila e 22mila) e 30% (Isee superiore a 22mila euro).
Il pagamento potrà avvenire in un’unica soluzione, o essere “spalmato” su dieci rate mensili da versare entro il 2019.
Terza rottamazione cartelle esattoriali
La definizione agevolata consentirà ai contribuenti di estinguere i debiti con Agenzia delle Entrate Riscossione pagando il capitale, gli interessi, le spese di notifica e l’aggio. Saranno invece stornate sanzioni e interessi di mora.
Saranno oggetto di rottamazione i carichi dati in gestione ad AER tra il 2000 e il 2017, compresi gli accertamenti esecutivi. I beneficiari saranno i contribuenti che non hanno aderito alle precedenti rottamazioni, quelli che sono decaduti dalla prima tornata, e quanti avevano sottoscritto la seconda pagando le rate scadute entro il 7 dicembre.
La definizione agevolata coprirà un periodo massimo di 5 anni equivalenti a 18 rate.
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