Cartelle esattoriali per 500mila euro. Ma ha chiuso l’attività nel 2000
05.01.2016 12:30
Cartelle esattoriali per 500mila euro
Equitalia non ti lascia mai. Neanche dopo che vai in pensione. Sembra la trama di un episodio della saga fantozziana, e invece è successo davvero.
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La notizia arriva da Venezia, appena qualche giorno fa. Un’ottantenne si è vista recapitare ben 45 cartelle esattoriali nonostante abbia chiuso la sua attività da 15 anni.
Il debito, vecchio di ormai quasi 30 anni, a seguito della maggiorazione di mora e altre voci di spesa, ha toccato e superato i 500.000 euro.
La donna, incredula, non ha potuto fare altro che contattare l’ufficio legale dell’Associazione Difesa Consumatori. «Quando ho aperto la busta, ho rischiato di restarci secca. Mi son ritrovata davanti una sfilza di cartelle esattoriali risalenti al periodo tra il 1989 e il 2012; gli importi vanno da 350 a 102.000 euro. Gran parte degli avvisi di pagamento sono stati emessi dall’INPS, i restanti dalla Camera di Commercio.
Ma qual è stata la reazione di Equitalia? Si è scusata della svista? Niente affatto. Gli impiegati si sono limitati a far presente alla pensionata la possibilità di “spalmare” il debito in singole rate.
Dal canto suo, la prima mossa di Adico sarà opporre all’ingente (presunto) credito la prescrizione, che interviene per le cartelle che hanno più di 15 anni, e chiedere la cancellazione delle altre.
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