Cartelle esattoriali: possibile cancellazione di mille miliardi di debiti
L’estate ci porterà…un condono?
Il quesito è stato a più riprese sollevato in quanto frequente oggetto di recenti discussioni in Parlamento, ma ancora si attende una risposta chiara. Proviamo a capire perché il provvedimento potrebbe rivelarsi utile, e quali “segnali” potrebbero essere incoraggianti per i contribuenti indebitati.
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Tanto per cominciare, i numeri diffusi dal Direttore di Aer Ernesto Ruffini in un’audizione in Parlamento. Attualmente, il Fisco deve incassare circa mille miliardi di tasse, il 40% delle quali, tecnicamente, non potranno essere riscosse, in quanto riferite ad aziende fallite, contribuenti defunti e contribuenti che si trovano in un totale stato di incapienza. Sarebbe quindi preferibile, anche per la burocrazia pubblica, tirare una linea, fare pulizia nei propri bilanci, e concentrare le energie in direzione dei crediti che può effettivamente incassare.
Intanto, in un articolo pubblicato dal Messaggero sono state rese note alcune riflessioni del Governo in merito all’imminente scadenza della recente proroga delle tasse. Molte di queste dovranno, sulla carta, essere pagate a breve, ma migliaia di contribuenti che hanno perso il lavoro o comunque subito una drastica riduzione di reddito, non saranno in grado di saldare gli arretrati ed effettuare ulteriori versamenti. Così, il ministro dell’Economia ha ipotizzato di estendere il periodo di rateizzazione dei pregressi, che arriverà al 2021.