Casa pignorata? Attenzione alle clausole vessatorie
Attenzione alle clausole vesssatorie
Più di centomila le case vendute all’asta negli ultimi 7 anni. L’allarmante dato è stato reso noto da Federconsumatori e Adusbef, che hanno richiamato alle loro responsabilità gli istituti di credito.
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Spessi i contratti di mutuo si basano su un profondo squilibrio, a discapito, chiaramente, del contraente più debole.
In tal senso la sentenza della Corte di Giustizia Europea del 10 settembre scorso rappresenta un traguardo importante, in quanto ha dichiarato non pignorabile un bene immobile, se il contratto presenta clausole vessatorie.
Questo pronunciamento consente ai magistrati di impedire la vendita forzata a seguito di debiti contratti con banche e finanziarie.
Così, Adusbef e Federconsumatori hanno inoltrato una diffida (inibitoria) alle principali 13 banche (Intesa San Paolo, Bnl, Unicredit, Mps, Ubi, Carige, Popolare di Milano e Vicenza, Bpm, Banco di Sardegna, ecc.), chiedendo la rimozione immediata di tutte le clausole vietate dalla Normativa Europea e dal Codice del Consumo dai contratti standard di mutuo e conto corrente.
Le associazioni dei consumatori hanno inoltre precisato che si definiscono vessatorie e lesive dei diritti dei consumatori le clausole dei mutui stipulati con il rimborso alla francese (ovvero interessi capitalizzati in modo “nascosto” nel piano di ammortamento).
Sono da ritenersi vessatorie anche le clausole dei contratti che “agganciano” il calcolo degli interessi e competenze economiche all’Euribor, e anche quelle che sommano al tasso nominale svariati costi occulti e penali che, insieme ai tassi, costituiscono reato di usura.
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Da redazione