C'è tempo fino al 31 marzo per rottamare i debiti Equitalia
La definizione agevolata entra nella sua fase decisiva, e contestualmente da più parti si lavora per aiutare i contribuenti a ricevere maggiori informazioni e sbrigare agevolmente le pratiche richieste. Ad esempio, grazie a un accordo tra Equitalia e i Centri di Assistenza Fiscale questi ultimi potranno svolgere un servizio di supporto dedicato. Inoltre è stata richiesta una proroga alla scadenza della presentazione delle domande.
Nello specifico i CAF supporteranno i cittadini in fase decisionale, aiutandoli a capire se, a conti fatti, la definizione agevolata conviene oppure no, e trasmetteranno i documenti agli uffici dell’Agenzia di Riscossione. Ricordiamo che, dopo aver inoltrato il modulo DA1, i contribuenti riceveranno una comunicazione contenente tutti i dettagli relativi all’importo dovuto e i bollettini con le relative scadenze.
Nel frattempo, si è tenuto nei giorni scorsi un nuovo incontro tra Equitalia e Odcec (Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma). Il tavolo tecnico è stato finalizzato a chiarire alcuni aspetti pratici legati alla rottamazione dei debiti. Ecco di seguito i punti salienti.
Quali cartelle possono essere oggetto di definizione agevolata?
Il provvedimento interessa anche gli importi in parte già pagati, mediante dilazioni attive al 24 ottobre 2016. Il contribuente deve essere in regola con i pagamenti relativi al periodo compreso tra questa data e il 31 dicembre scorso.
Si può ricorrere alla compensazione?
Non è possibile utilizzare il modello F24 con crediti d’imposta risultanti da dichiarazione.
Come rottamare i ruoli relativi a una società?
La domanda deve essere firmata dal legale rappresentante della società debitrice nei confronti di Equitalia. Può essere, invece, fisicamente inoltrata da un delegato; stesso discorso per il pagamento.