Che succede quando il creditore bussa alla tua porta?
L’esproprio di beni mobili contenuti nel luogo di residenza del debitore è anche detto “pignoramento in appartamento”
Quali sono le regole da seguire in questo caso? Proviamo a fare il punto.
Tanto per cominciare il debitore non riceve alcun preavviso, ma semplicemente un atto di precetto, finalizzato a sollecitare entro 10 giorni il pagamento, per evitare di subire un esproprio. Nessuna informazione, però, viene fornita circa la tipologia di questo.
L’ufficiale giudiziario può presentarsi a casa del debitore in una fascia oraria molto ampia, che va dalle 7 di mattina alle 21, e fino a quando non sia possibile effettuare il pignoramento. Tuttavia, se entro 3 mesi dalla notifica dell’atto di precetto non risulta possibile espletare il provvedimento, questo decade.
Inoltre, se il debitore non è reperibile nella suddetta fascia oraria, il creditore può presentarsi presso l’appartamento in altri momenti della giornata.
L’ufficiale giudiziario predilige i beni più facili da liquidare all’asta, ma comunque non può agire su oggetti il cui valore sia superiore alla cifra da coprire, che corrisponde alla pendenza originaria aumentata della metà. Inoltre egli non è tenuto a distinguere le proprietà del debitore contenute nell’appartamento da quelle altrui, a meno che non esistano atti riferibili a data certa che forniscano informazioni in tal senso.
Ad ogni modo, qualora in fase di pignoramento venissero aggrediti beni appartenenti ad altri, questi possono fare opposizione documentando la titolarità di cui godono.
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La redazione