Cig, Fondo Garanzia e famiglie. Cosa prevede l’ultimo Dpcm
Un tranquillo weekend…thriller
Riprendendo la “tradizione” della scorsa primavera, il Presidente del Consiglio domenica sera ha tenuto una conferenza stampa annunciando i provvedimenti inseriti nell’ultimo Dpcm, nato, ancora una volta, per tamponare la nuova (e per certi versi sottovalutata) ondata di contagi da Covid19. Il protrarsi di questa emergenza, sanitaria e non solo, di cui è ancora difficile comprendere appieno risonanza futura e profondità, ha spinto l’esecutivo a intervenire su due fronti: conferme e rafforzamento delle misure di sostegno economico a contribuenti e famiglie, e inasprimento dei divieti di assembramento, sui mezzi pubblici, nei negozi e nei locali.
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Ecco, in breve, quali sono le principali misure riconducibili al primo asse portante.
La pandemia ha messo in ginocchio attività imprenditoriali che già avevano un equilibrio precario a marzo 2020, decretandone la chiusura, ma ha anche compromesso fortemente molte di quelle piccole e medie che risultavano sane prima di subire la chiusura prolungata. Migliaia di lavoratori, quindi, hanno perso il posto, o comunque hanno dovuto far fronte ad una drastica riduzione del monte ore. È stato istituito un fondo da 4 miliardi di euro dedicato ai comparti produttivi che hanno subito gli effetti più gravi delle restrizioni da Covid19. Contestualmente è stata prorogata la moratoria sui mutui, confermata la possibilità di accedere al Fondo Garanzia PMI, e prevista la possibilità di beneficiare di ulteriori settimane di cassa integrazione.
Le imprese che invece, per fortuna, hanno potuto continuare a produrre grazie allo smart working, sono incentivate ad assumere under 35 attraverso l’azzeramento dei contributi previsti per il primo triennio.
Per quanto riguarda le famiglie rimaste prive di reddito, il Governo ha deciso l’introduzione dell’assegno unico anche per lavoratori autonomi ed i cosiddetti incapienti.
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