Come difendersi dal creditore che aggredisce i tuoi beni?
Il pignoramento costituisce spesso il primo passo verso il baratro
Infatti, le conseguenze determinate dall’esproprio del debitore, che si tratti di un immobile, di un’auto o del conto corrente, sono praticamente identiche. La compromissione – talvolta definitiva – della quotidianità, e l’emarginazione dal comparto lavorativo.
Fortunatamente, però, la sensibilizzazione crescente dell’opinione pubblica è uno dei principali fattori delle vittorie in giudizio dei cittadini. L’ultima, in ordine di tempo, è stata conseguita da una famiglia della provincia di Monza, salvata dallo sfratto a cui rischiava di andare incontro per un debito complessivo di circa 200mila euro nei confronti di una banca e di privati. I legali sono infatti riusciti a congelare l’asta programmata per metà settembre presso il Tribunale di Monza.
L’inferno, per la famiglia, è iniziato quando, dopo la perdita del lavoro di uno dei due coniugi, è stato impossibile far fronte alle rate del mutuo e alle altre spese previste. I creditori sono intervenuti, e per genitori e figli l’eventualità di restare senza un tetto è diventata reale. L’intervento degli avvocati ha però consentito di giungere a un compromesso, tagliando del 50% la pendenza ed evitando lo sfratto.
Trattato come un criminale incallito per un debito di 700 euro
La vittima della sconcertante vicenda è un imprenditore napoletano reo di non aver pagato multe per un totale di 680 euro. I suoi difensori, però, sostengono che la somma dovuta era stata cancellata causa prescrizione.
L’uomo aveva subito il blocco del conto corrente da parte di un ente di riscossione che, in alcune zone della Campania, ha preso il posto di Equitalia. Gli avvocati, dimostrando l’illegittimità del provvedimento, sono riusciti a ottenerne il congelamento. E promettono battaglia al processo previsto per ottobre.
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La redazione