Come evitare il fermo e l’esproprio dell’auto
Hai un debito e si agita nella tua mente lo spauracchio del pignoramento?
In realtà c’è una bella differenza tra l’esproprio del veicolo e il fermo amministrativo. Proviamo a fare il punto.
Come si tutela il creditore, se non paghi l’importo pendente?
Tramite il blocco del mezzo, da cui può scaturire, in un secondo momento, il pignoramento.
Circolare con un’auto gravata dal fermo amministrativo non è reato, tuttavia, se vieni colto sul fatto, devi pagare una multa e subire la confisca del bene. Da questo momento in poi lo Stato ha facoltà di venderlo; i terzi acquirenti devono essere informati del provvedimento pendente.
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Inoltre il veicolo sottoposto al fermo non può essere rottamato e, in caso di incidente, non usufruisci di alcuna copertura assicurativa.
Come liberarsi del fermo?
Se il debito viene pagato entro un mese dalla notifica del preavviso si evita di incappare nel provvedimento. Qualora invece questo sia già scattato, bisogna versare l’ammontare della pendenza maggiorato dei costi accessori relativi alla cancellazione del fermo per tornare a circolare.
Tutto quello che c’è da sapere sul pignoramento
Questo è un atto giuridico finalizzato a tutelare i creditori consentendo loro di espropriare il bene del debitore.
Il DL 83/2015 ha introdotto importanti modifiche in materia, esemplificando notevolmente le procedure. Dunque, se in precedenza era necessaria la notifica a mano, oggi è sufficiente quella telematica.
Il pignoramento acquista efficacia dopo aver inviato relativa comunicazione al debitore e trascritto l’atto presso il Pubblico Registro Automobilistico. Il file di notifica deve riportare la scadenza entro cui il debitore deve consegnare il bene pignorato con annessi documenti di proprietà.
Il debitore è tenuto a custodire il mezzo fino al momento della consegna all’istituto di vendite giudiziarie autorizzate.
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La redazione