Come una polizza assicurativa occulta può rendere i tassi usurari
13.12.2017 11:28
Gli istituti di credito si rendono responsabili di illeciti?
Sempre più spesso, forti delle loro ragioni, i cittadini ricorrono alle vie legali.
Il tema dell’usura bancaria rappresenta infatti, ormai, una sorta di gigantesco vaso di Pandora scoperchiato.
Così, non appena il cliente rileva l’ammontare incredibilmente alto degli interessi versati, come pure la discrepanza con quelli inizialmente pattuiti, si affida ad associazioni di categorie per ottenere adeguato supporto legale e fare chiarezza.
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In tal senso, un’importante sentenza è quella emessa nei giorni scorsi dal Tribunale Civile di Lecce (Seconda Sezione). Sono state infatti accolte le obiezioni presentate dagli avvocati Filippo Carrozzo e Giuseppe Bianco, difensori di un cittadino che si era ritrovato a pagare un tasso sostanziosamente maggiorato a causa dell’improprio addebito di un’assicurazione.
Una sentenza che potrebbe costituire un prezioso precedente
Il Tribunale Civile ha stabilito che, per verificare se gli interessi corrisposti siano usurari, è necessario tener conto anche di eventuali polizze assicurative.
Queste ultime, peraltro, vengono spesso imposte ai cittadini tramite una sorta di ricatto “sotterraneo”. O accetti, o ti neghiamo il mutuo.
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Dunque, chi si reca in banca per chiedere un finanziamento deve leggere con attenzione le clausole contrattuali previste, accertandosi che non siano addebitati costi occulti legati a un’assicurazione. Ovviamente, laddove invece a esprimere l’esigenza di sottoscrivere una polizza sia il cliente, non c’è nessun problema.
In prima linea nella lotta ad anatocismo & usura.
Gli avvocati Filippo Carrozzo e Giuseppe Bianco vantano ormai una consolidata esperienza nel settore degli illeciti bancari. Lo studio legale con cui collaborano, e che è stato fondato da Antonio Carrozzo, si è infatti occupato spesso, negli ultimi due anni, di curare la difesa di cittadini che rischiavano di essere stritolati da spese diventate vertiginose in poco tempo.
A novembre 2015, ad esempio, il Giudice di Pace Vergari, con una decisione indubbiamente pionieristica su base nazionale, aveva accolto le istanze presentate da Filippo Carrozzo e Giuseppe Bianco bollando come usurari i tassi di interessi applicati dalla Finanziaria Compass SPA nei confronti di un cliente residente in provincia di Lecce.
L’uomo, peraltro, per scongiurare il rischio di essere marchiato come cattivo pagatore aveva comunque dovuto, in precedenza, versare gli importi richiesti fino all’estinzione della debitoria.
La redazione