Comprare casa: saltare più di una scadenza può costare caro
Che succede se non paghi la rata del mutuo?
La brutta notizia è che incorrerai negli interessi di mora, quella buona è che il pignoramento non è un esito scontato. Ecco, in dettaglio, la situazione con cui dovrai confrontarti.
Come si calcolano gli interessi di mora?
A determinarli concorrono due fattori: tempo e capitale. Il contratto di mutuo ne indica l’ammontare percentuale.
In caso di ritardato pagamento l’istituto di credito che ti ha concesso il mutuo ha diritto a inserirti in uno o più database di informazione creditizia. Ne esistono infatti molteplici: i principali sono quello gestito da Banca d’Italia (Centrale Allarme Interbancaria) e Crif (Centrale Rischi Finanziari), che ha carattere privato.
La prima segnalazione scatta dopo almeno centoventi giorni e il mancato pagamento di quattro rate. Chi ha invece sottoscritto il mutuo in qualità di consumatore viene iscritto come cattivo pagatore dopo aver saltato due scadenze.
Detta comunicazione permane in banca dati anche dopo che il debito è stato estinto. Viene infatti rimossa solo se illegittima, e l’interessato agisce in giudizio.
…e il pignoramento?
Questo si concretizza a seguito del mancato pagamento di sei o più rate. Per procedere la banca deve detenere un titolo esecutivo (sentenza, cambiale, atto notarile…), cui si accompagna un precetto, ovvero una sorta di “ultima chiamata”, che offre ulteriori dieci giorni di tempo. Il pignoramento può seguire entro 90 giorni, trascorsi i quali il creditore avrà bisogno di un nuovo atto di precetto.
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La redazione