Cosa fare se la cartella è stata consegnata ad un altro
Che ne sarà di noi dopo il 31 agosto?
La domanda assilla migliaia di italiani che, a causa di debiti verso Agenzia delle Entrate Riscossione, al termine del periodo di congelamento fissato dal Decreto Rilancio, dovranno fare i conti con numerosi e pesanti pagamenti arretrati.
Peraltro, l’eventualità che una o più cartelle esattoriali non vengano correttamente notificate diventerà concreta, in quanto sarà probabile che la macchina burocratica si inceppi, a causa dei molteplici e simultanei invii.
Ti potrebbe interessare
Bonus autonomi: dove eravamo rimasti
Che fare, allora, se per una o più avverse casualità - magari il postino consegna la cartella ad un convivente del destinatario che poi se ne dimentica - trascorre del tempo prima di scoprire di avere un dell’atto debito? Se trascorrono i 60 giorni dalla notifica, previsti ai sensi di legge per la contestazione dell’atto, può mettersi in moto la macchina del pignoramento, e bloccarla rivelarsi difficile, a causa di lunghe tempistiche.
Un’ancora di salvezza c’è, ed è l’estratto di ruolo, documento che elenca tutte le cartelle esattoriali a carico del contribuente. Dunque, facendone richiesta è possibile avere una visione sintetica ed esaustiva della propria situazione debitoria.
Prendere visione del proprio estratto di ruolo permette quindi di verificare se una o più cartelle, pur risultando tecnicamente notificate, non sono mai arrivate nelle proprie mani. E in tal caso si può fare contestazione e chiedere la cancellazione del debito per un vizio di forma.
Leggi anche
Come funziona il pignoramento telematico?
La redazione