Cosa ti può succedere se hai un debito
Attivare la procedura di pignoramento conviene al creditore?
Sì, perché questo può intervenire quando ha il fondato sospetto che ci siano beni da aggredire, e ciò consente di risparmiare sulle spese legali. Peraltro, in tal modo vengono congelati anche i termini di prescrizione.
Gli addetti ai lavori hanno esperienza diretta del fatto che spesso, perfino i debitori “tecnicamente” nullatenenti, se messi alle strette riescono a saldare la pendenza. E questo perché, tra le altre cose, nessuno è contento di veder bussare alla porta l’ufficiale giudiziario, o causare strascichi che si ripercuoteranno sui figli.
Insomma, quasi certamente in casa si troverà almeno qualcosa di valore da destinare all’asta, per poi coprire il debito con il ricavato.
E se invece nel luogo in cui il debitore risiede non c’è nulla di economicamente interessante? L’Anagrafe Tributaria svelerà comunque se esistono redditi da lavoro dipendente, affitti o pensioni da “aggredire”. Questa rappresenta l’archivio elettronico a cui oggi possono accedere anche i creditori, a seguito di autorizzazione del tribunale.
Il creditore è tutelato anche nel caso in cui il debitore sia in comunione dei beni con il coniuge. La quota di beni aggredibili, in questo caso, è del 50%.
Se invece emerge che, contestualmente all’originarsi della pendenza, è stata effettuata una donazione o una vendita di beni a parenti o amici, l’atto entro cinque anni può essere annullato. La condizione essenziale per procedere è che il creditore certifichi la tentata frode, in caso di vendita, o l’insufficienza del patrimonio in caso di donazione.
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