Covid19 e chiusure a macchie di leopardo: quali aiuti dallo Stato?
Atteso in questi giorni il Decreto Ristori, che metterà nero su bianco gli aiuti destinati alle attività colpite dal lockdown differenziato
Ecco quali sono i punti fermi che, salvo imprevisti dell’ultima ora, dovrebbero essere inseriti nel documento ufficiale.
A quanto ammontano i rimborsi “pro capite”?
L’importo minimo ipotizzato è di mille euro, quello massimo di 150mila.
Come saranno calcolati e quale sarà la modalità di erogazione?
Per i soggetti che hanno già beneficiato della prima tornata di aiuti in primavera, il ristoro verrà determinato in percentuale, gli altri invece dovranno inoltrare domanda online compilando l’apposito form disponibile nel sito di Agenzia delle Entrate Riscossione (ed in questo caso il fatturato non sarà un elemento discriminante).
L’accredito della cifra si perfezionerà tramite bonifico sul c/c bancario o postale indicato dal richiedente.
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Che ne sarà della cassa integrazione?
È prevista una proroga di un mese e mezzo circa (6 settimane) nel periodo compreso tra il 16 novembre 2020 ed il 31 gennaio 2021. Confermato il meccanismo fissato attraverso il Decreto Agosto: per poter accedere alla cassa, l’imprenditore deve pagare un’aliquota contributiva commisurata al fatturato registrato nel periodo del Covid19. Dopo il via libera ministeriale l’indennità viene pagata dall’INPS al lavoratore senza che questo debba presentare alcuna richiesta.
…e gli imprenditori?
Un alleggerimento del carico fiscale è determinato dalla sospensione della seconda tranche dell’IMU (la cui scadenza era prevista a dicembre), e dal congiunto ampliamento trimestrale del credito d’imposta al 60% per i canoni di locazione e al 30% per l’affitto di singoli rami aziendali.
Così, al momento del pagamento delle imposte, gli imprenditori potranno avvalersi di spese in detrazione più robuste.