Diritti inespressi: come verificare se puoi ottenere un aumento sull’assegno mensile
Sei un pensionato?
Potresti essere uno dei sei milioni di italiani titolare di diritti inespressi. Due parole, queste, sinonimo di buone notizie…a metà.
Parliamo infatti di somme che andrebbero ad aggiungersi all’assegno sociale, alla pensione di vecchiaia e a quella di reversibilità. Il condizionale è d’obbligo in quanto i pensionati aventi diritto non sono preventivamente informati dall’INPS. Dunque, per beneficiare effettivamente delle integrazioni è necessario inoltrare una richiesta ad hoc all’ente.
Diritti inespressi nel senso di dormienti, in pratica
Spesso i pensionati non hanno un quadro chiaro, dettagliato e puntuale delle somme che spettano loro, in quanto da tempo l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale non recapita il relativo cedolino o il cartaceo dell’ObisM. Dunque, per ovviare all’inconveniente bisogna rivolgersi a un Caf o al patronato.
Orientativamente a quanto ammonta la maggiorazione, per gli aventi diritto? Circa 40-50 euro al mese, ben lontani dai 300 di cui hanno parlato, fin troppo ottimisticamente, alcuni media. Tuttavia, si tratta di un importo senz’altro sufficiente a fare la spesa senza troppe ansie, o concedersi un paio di pizze fuori casa…