Cartella prescritta: Equitalia a bocca asciutta, e le spettano anche le spese legali
L’Agenzia di Riscossione manda gli avvisi di pagamento in ritardo?
Deve scontarne le conseguenze (letteralmente). Protagonista della vicenda un imprenditore di Treviso, Giovanni Cecchetto che si è visto notificare, alla fine dello scorso anno, cartelle per un totale di 150.000 euro comprensivi di credito d’imposta, Iva e accise.
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Tuttavia, come ha stabilito la Commissione Tributaria locale, era troppo tardi. Così, non solo Equitalia resterà a bocca asciutta, ma dovrà anche coprire 10.000 euro relativi alle spese legali per il ricorso.
«Sono trascorsi 10 anni (in tre casi), e 5 anni (nell’altro) –e di conseguenza le pretese fiscali debbono ritenersi prescritte per il decorso del termine stabilito dalla legge». Così i giudici della Commissione Tributaria di Treviso, che hanno recepito la tesi dell’avvocato di Giovanni Cecchetto, Francescon, individuando svariate anomalie procedurali. Peraltro, è stata bollata come insussistente la carenza di legittimazione passiva avanzata dall’Agenzia delle Entrate.
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Da redazione