Italiani sempre più poveri e sfiduciati. Ecco l’eredità della crisi
20.02.2015 12:08
Una famiglia su quattro è in gravi difficoltà economiche. Sempre più persone faticano ad arrivare a fine mese, e aumentano i giovani rassegnati all’assenza di prospettive. Questo il quadro emerso dal periodico Rapporto della Caritas e dal documento Noi Italia dell’Istat.
![](https://c1fd913a32.clvaw-cdnwnd.com/510ba9b68b485dec9f314693485f713d/200000246-47e8748e58/alone-62253_640 - Copia.jpg)
Peggiora la qualità della vita
Nel 2013 circa 10 milioni di italiani si trovavano in condizioni di povertà relativa, in quanto avevano consumi inferiori alla soglia di sussistenza (16,6% della popolazione). A questi se ne aggiungevano altri 6 milioni sprofondati nella povertà assoluta (7,9%). La situazione era ancora più grave nel 2012, in quanto coinvolgeva quasi il 25% delle persone.
Inoltre, nei sette Paesi “deboli” (Italia, Portogallo, Spagna, Grecia, Irlanda, Romania e Cipro) il rischio di esclusione sociale è in media al 31%, a fronte del 24,5% su base europea.
Le attività di Caritas sul territorio
«In Italia la nostra azione si esplica attraverso 1.148 progetti anticrisi. Dal 2010 ad oggi gli interventi diocesani risultano raddoppiati (+99%)». Inoltre, circa il 40% dei contributi del Fondo Straordinario avviato nel 2013 da Caritas sono stati utilizzati per integrare il reddito delle famiglie. Un terzo, invece, è stato destinato all’acquisto di beni di prima necessità.
Per i giovani il futuro è buio
Nel nostro Paese sono due milioni e mezzo i ragazzi di età compresa tra 15 e 29 anni che non studiano né lavorano. I Neet, come vengono definiti, costituiscono il 26% degli under30. In Europa, solo la Grecia ha percentuali più alte delle nostre (28,9%).