Fermo amministrativo per l’auto di un malato di cancro. «Come farò a curarmi?»

Si può tirare dritti come panzer, anche in presenza di un male che non lascia scampo?Tenendo conto dell’operato dell’Agenzia di Riscossione sembrerebbe proprio di sì. L’ultimo caso di ordinaria e implacabile burocrazia ha avuto luogo a Pavia, dove un 60enne malato di cancro ha subito il sequestro della macchina, un’Alfetta, che gli è indispensabile per raggiungere Forlì e curarsi. 
C.B. infatti è costretto a spostarsi ogni due settimane in Romagna per effettuare i cicli di chemioterapia.«Ho in corso una rateizzazione con Equitalia per il pagamento di alcune somme arretrate. Purtroppo ho “saltato” alcune rate, anche perchè la mia mente, in questo momento, è completamente occupata dalla malattia che sto cercando di combattere».
 
Raggiungere Forlì in treno implicherebbe per l’anziano un ulteriore stress, fisico e psicologico, in quanto i postumi della terapia a cui si sottopone sono, evidentemente, molto pesanti. 
 
«Non so cosa fare, ma vorrei che Equitalia tenesse conto anche della mia buona volontà e delle condizioni nelle quali mi trovo». L’auspicio è che la burocrazia riesca a trovare un compromesso tra la propria pretesa creditoria e l’umanità necessaria ad affrontare vicende umane come questa.