Fermo amministrativo: sai come bloccare il provvedimento?
Non paghi – o paghi in parte – imposte o multe derivanti da infrazioni al codice stradale?
L’Agenzia di Riscossione è autorizzata a intraprendere azioni finalizzate a incassare il dovuto, e per farlo procedere, preventivamente, all’accertamento dei beni di tua proprietà.
L’effetto più immediato del provvedimento è rappresentato dall’impossibilità di utilizzare il mezzo.
Ma come si fa a scoprire qual è il suo status giuridico? È necessario chiedere una visura PRA per targa, che evidenzia l’esistenza di eventuali ipoteche o fermi amministrativi.
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Come si perfeziona il fermo amministrativo?
Se entro due mesi dalla ricezione della cartella il contribuente non ha provveduto né a pagarla né a chiederne la rateizzazione, Equitalia procede a riscuotere. Viene inviata una comunicazione contenente il dettaglio degli importi dovuti e un preavviso di fermo amministrativo.
C’è tempo 30 giorni per sanare la propria posizione; trascorso questo periodo, il provvedimento viene iscritto al PRA, e oltre a comportare il divieto assoluto di circolazione, può implicare la vendita forzata.
Come bloccare la misura?
È possibile congelare il fermo amministrativo dimostrando che il mezzo di trasporto è strumentale, ovvero indispensabile allo svolgimento dell’attività di impresa.
Si fa richiesta di rateizzazione, ottenendo la sospensione del provvedimento; lo stesso verrà però cancellato solo dopo il saldo integrale. Se la domanda viene accolta, bisogna pagare la prima tranche nel termine perentorio di 60 giorni, trascorsi i quali Equitalia inoltra una lettera di consenso all’annotazione a margine al PRA della misura.
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Che succede dopo che hai finito di pagare?
Dopo il saldo integrale del debito, si può inoltrare domanda di revoca del fermo. La procedura può essere effettuata online in qualunque parte d’Italia; le modalità che si possono utilizzare sono: certificato di proprietà (CDP), certificato di proprietà digitale (CDPD) e modello NP3C.
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