Fermo e ipoteca: come difenderti con principio proporzione del debito

Il timore che ti portino via la casa o mettano le ganasce alla macchina ti toglie il sonno?

Fermo-amministrativo-proporzione-debitoComprensibile, perché purtroppo ci sono stati casi di espropri decisamente iniqui, di beni mobili e immobili, a fronte di debiti esigui, o comunque di modesta entità. E visto che i tempi della giustizia sono complessi, non sempre il maltolto viene restituito in tempi rapidi. E le ripercussioni sono tutte a carico del contribuente. Della sua salute psicofisica, del suo lavoro, e della sua vita privata.

Fortunatamente, però, il principio di proporzione del debito può essere da argine a questa deriva. Cerchiamo di capire cosa implica questo nel dettaglio.

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Il fermo amministrativo è una misura discrezionale, che deve comunque rientrare nell’ambito di alcuni paletti. In primis, il valore di mercato del veicolo deve essere equiparabile al debito da saldare. Esempio: bloccare la circolazione di un’auto da 20mila euro per una pendenza di meno di 3mila euro sarebbe un provvedimento ingiustificatamente severo.

Varie Commissioni Tributarie Provinciali, tra cui quella di Roma e quella di Como, hanno evidenziato questi criteri: equiparabilità tra somma dovuta e bene “congelato”, previa stima economica di quest’ultimo.

L’intervento di altre Commissioni Tributarie Provinciali, tra cui quella di Napoli e Caserta hanno ricordato che non è ammissibile sottoporre a ganasce un’auto se la pendenza ha un ammontare ridotto (1.000-2.000 euro).

L’ipoteca, invece, è ammissibile solo se il debito è di almeno 20mila euro, e deve essere compresa tra un ammontare equivalente a questo, o al massimo due volte tanto.

La legge non specifica però SU QUALI beni può gravare l’ipoteca, dunque in materia è intervenuta la Cassazione a Sezioni Unite ribadendo il principio di proporzionalità del debito.

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