Gli intoccabili: ecco i beni che resistono ai pignoramenti
18.12.2019 15:21
Si scrive legge sul sovraindebitamento, si legge provvedimento salvasuicidi. La misura, (n.3), introdotta nel 2012, comporta la possibilità, per chi abbia accumulato pendenze che non è in grado di saldare, di presentare al Tribunale un programma, denominato piano del consumatore, basato sul saldo percentuale dei creditori.
La stesura di questa bozza è affidata a un organismo di composizione della crisi, costituito da specialisti del settore come commercialisti o avvocati; spetta poi al Giudice stabilire se il debitore sia o meno meritevole, ovvero se le pendenze a suo carico non derivino da sue colpe. In tal caso dà il via libera all’esecuzione del piano del consumatore, su cui i creditori non hanno alcuna voce in capitolo, dovendosi accontentare delle percentuali di saldo e stralcio proposte; contestualmente, vengono inibiti i pignoramenti. Ciò significa che né la casa né gli altri beni di proprietà possono essere intaccati dall’esecuzione forzata.
La legge antisuicidi mira a individuare un compromesso tra esigenze contrapposte: laddove il debito sia materialmente impossibilitato a estinguere integralmente le proprie pendenze, si tutela l’esigenza del creditore di recuperare almeno una parte dell’importo originario.
Quali beni non possono essere sottoposti a pignoramento?
Al di là dei casi in cui si chiede l’applicazione della misura sul sovraindebitamento, resta fermo il diritto di privati ed enti di riscossione a ottenere il saldo delle cifre dovute. Tuttavia ci sono alcuni beni, materiali e immateriali, che sono, per così dire intangibili, o che, quantomeno, possono essere intaccati solo a condizioni ben precise. Ecco quali sono.
La casa
Il pignoramento, nel caso di privati, è permesso per qualunque importo mentre, in presenza di debiti con il Fisco, è sottoposto ad alcuni limiti. Ad esempio, il debito non deve essere inferiore a 120mila euro, come pure il valore degli immobili di proprietà del debitore; la casa in questione deve, inoltre, essere l’unica che gli appartiene, e dove risiede, dopo averla accatastata come civile abitazione.
Stipendio e pensione
Gli ultimi in ordine di tempo non possono essere toccati. La remunerazione del lavoratore può essere pignorata, prima di essere erogata o dopo essere stata accreditata in banca, per un massimo di un quinto. Se la cifra è inferiore o uguale a 2.500 euro il tetto massimo è di un decimo; per importi compresi tra 2.500 e 5.000 è invece di un settimo.
Anche per le pensioni la cifra massima pignorabile è di un quinto tuttavia, nel caso in cui la trattenuta avvenga “alla fonte”, cioè presso l’ente di previdenza erogatore, la quota va calcolata dopo aver decurtato il minimo vitale o di sopravvivenza, equivalente a una volta e mezza l’assegno sociale (672, 10 euro).
Beni di famiglia
Questi, tra cui si annoverano letti, tavoli, sedie, armadi, frigorifero, fornelli e lavatrice, sono definiti dal codice “assolutamente impignorabili”. Si tratta infatti di oggetti praticamente indispensabili allo svolgimento delle attività vitali, e quindi al mantenimento della routine familiare.
Auto e polizze vita
Se il veicolo è necessario ai fini dello svolgimento dell’attività lavorativa non può essere oggetto di fermo amministrativo. Neanche eventuali assicurazioni possono essere pignorate.
Beni cointestati
Possono essere intaccati fino a un massimo del 50%. Se è possibile dividerli in natura, si procede a una spartizione fisica, negli altri casi, invece, si opta per una vendita integrale consegnando metà dell’incasso al creditore.
Si scrive legge sul sovraindebitamento, si legge provvedimento salvasuicidi
La misura, (n.3), introdotta nel 2012, comporta la possibilità, per chi abbia accumulato pendenze che non è in grado di saldare, di presentare al Tribunale un programma, denominato piano del consumatore, basato sul saldo percentuale dei creditori.
La stesura di questa bozza è affidata a un organismo di composizione della crisi, costituito da specialisti del settore come commercialisti o avvocati.
Spetta poi al Giudice stabilire se il debitore sia o meno meritevole, ovvero se le pendenze a suo carico non derivino da sue colpe.
In tal caso dà il via libera all’esecuzione del piano del consumatore, su cui i creditori non hanno alcuna voce in capitolo, dovendosi accontentare delle percentuali di saldo e stralcio proposte; contestualmente, vengono inibiti i pignoramenti.
Ciò significa che né la casa né gli altri beni di proprietà possono essere intaccati dall’esecuzione forzata.
La legge antisuicidi mira a individuare un compromesso tra esigenze contrapposte: laddove il debitore sia materialmente impossibilitato a estinguere integralmente le proprie pendenze, si tutela l’esigenza del creditore di recuperare almeno una parte dell’importo originario.
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Al di là dei casi in cui si chiede l’applicazione della misura sul sovraindebitamento, resta fermo il diritto di privati ed enti di riscossione a ottenere il saldo delle cifre dovute.
Tuttavia ci sono alcuni beni, materiali e immateriali, che sono, per così dire intangibili, o che, quantomeno, possono essere intaccati solo a condizioni ben precise.
Vediamo quali sono
La casa
Il pignoramento, nel caso di privati, è permesso per qualunque importo mentre, in presenza di debiti con il Fisco, è sottoposto ad alcuni limiti.
Ad esempio, il debito non deve essere inferiore a 120mila euro, come pure il valore degli immobili di proprietà del debitore; la casa in questione deve, inoltre, essere l’unica che gli appartiene, e dove risiede, dopo averla accatastata come civile abitazione.
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Stipendio e pensione
Gli ultimi in ordine di tempo non possono essere toccati. La remunerazione del lavoratore può essere pignorata, prima di essere erogata o dopo essere stata accreditata in banca, per un massimo di un quinto.
Se la cifra è inferiore o uguale a 2.500 euro il tetto massimo è di un decimo; per importi compresi tra 2.500 e 5.000 è invece di un settimo.
Anche per le pensioni la cifra massima pignorabile è di un quinto tuttavia, nel caso in cui la trattenuta avvenga “alla fonte”, cioè presso l’ente di previdenza erogatore, la quota va calcolata dopo aver decurtato il minimo vitale o di sopravvivenza, equivalente a una volta e mezza l’assegno sociale (672,10€).
Beni di famiglia
Questi, tra cui si annoverano letti, tavoli, sedie, armadi, frigorifero, fornelli e lavatrice, sono definiti dal codice “assolutamente impignorabili”.
Si tratta infatti di oggetti praticamente indispensabili allo svolgimento delle attività vitali, e quindi al mantenimento della routine familiare.
Auto e polizze vita
Se il veicolo è necessario ai fini dello svolgimento dell’attività lavorativa non può essere oggetto di fermo amministrativo. Neanche eventuali assicurazioni possono essere pignorate.
Beni cointestati
Possono essere intaccati fino a un massimo del 50%. Se è possibile dividerli in natura, si procede a una spartizione fisica, negli altri casi, invece, si opta per una vendita integrale consegnando metà dell’incasso al creditore.
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Da Redazione