Hai un debito? C’è un decreto che può farti tornare a respirare
Hai ricevuto una cartella esattoriale che non supera i mille euro?
Il colpo di spugna risolutorio, il più delle volte destinato a restare un sogno, entro fine anno si trasformerà in realtà. Infatti, al 31 dicembre 2018 i debiti “nati” tra il 2000 e il 2010 saranno cancellati in automatico. Non è quindi necessario che il contribuente presenti una richiesta ad hoc ad Agenzia delle Entrate Riscossione.
Tutto quello che c’è da sapere sullo stralcio
Il provvedimento, disciplinato dall’articolo 4 del Decreto Legge n.119/2018, riguarda i debiti il cui importo, al 24 ottobre 2018, ammontava a 1.000 euro (capitale, interessi, per tardiva iscrizione a ruolo e sanzioni). Tale data fa fede in quanto corrisponde al giorno di entrata in vigore del documento.
La cancellazione delle cartelle esattoriali emesse tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010 andrà a regime entro il 31 dicembre 2018. Questa finestra temporale si è resa necessaria per svolgere le relative procedure tecnico-contabili. Successivamente i contribuenti potranno visualizzare lo stralcio anche accedendo all’area riservata del sito di AER (sezione “posizione debitoria”).
In partenza anche la rottamazione-ter
L’articolo 3 del Decreto Legge n.119/2018 ha introdotto una nuova tornata di definizione agevolata, specificamente dedicata ai crediti affidati in gestione ad AER tra il 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017. I contribuenti intenzionati a beneficiarne dovranno versare l’ammontare della cartella esattoriale “depurato” da sanzioni e interessi di mora. Chi ha ricevuto una multa per infrazione al Codice della Strada, invece, si vedrà scontare interessi di mora e maggiorazioni di legge.
Sono esclusi dalla definizione agevolata alcune tipologie di debiti: tra questi gli aiuti statali giudicati illegittimi dall’UE e quindi soggetti a recupero, gli importi scaturiti da condanne emesse dalla Corte dei Conti e le sanzioni pecuniarie correlate a sentenze penali di condanna.
La rottamazione-ter introduce un elemento di discontinuità potenzialmente cruciale, rispetto alle precedenti tornate di definizione agevolata. Stavolta, infatti, il debito potrà essere “spalmato” su 10 rate di durata quinquennale, con un interesse del 2% (a partire dal 1° agosto 2019) a fronte del precedente 4,5%.
Gli interessati devono presentare domanda entro il 30 aprile 2019.
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