“I contributi erano stati pagati, ma Equitalia non lo aveva comunicato”. Assolto imprenditore modenese
L’INPS è come la mamma.
La puoi criticare, puoi avvertire una certa malcelata insofferenza a causa delle regole che ti impone, ma l’importanza del ruolo che svolge è assolutamente fuori discussione.
Ciononostante, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale fa i conti, costantemente, con il fenomeno degli omessi contributi. Ne deriva una voragine finanziaria le cui prime e più vulnerabili vittime sono i lavoratori dipendenti. Nella sola provincia di Modena sono state un migliaio, nell’ultimo anno, le denunce a carico di imprenditori che non avevano effettuato i versamenti richiesti.
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Tuttavia, quando il proprietario dell’azienda vuole preservare la propria attività e tutelare i dipendenti, laddove l’INPS bussi alla sua porta tramite l’agente riscossore (attualmente AER) per riscuotere i contributi omessi, l’irregolarità viene sanata e il debito ripianato. Ciononostante, se le comunicazioni tra i due enti non si svolgono in modo efficiente, l’imprenditore potrebbe perdere tutto.
Stavolta a rischiare grosso è stato il titolare di un’azienda di verniciature situata a Formigine (Modena).
Quest’ultimo infatti, nel 2015, si è visto notificare dalla Procura un decreto penale e una multa superiore a 8.000 euro. L’accusa era di aver omesso il versamento dei contributi previdenziali nel periodo compreso tra il 2009 e il 2010.
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Effettivamente l’uomo non aveva saldato la somma prevista (16mila euro) all’epoca, ma, a seguito della diffida emessa da Equitalia nel 2011, aveva regolarizzato la sua posizione nei tre mesi previsti.
Nei giorni scorsi, dopo quattro rinvii di udienza, l’imprenditore ha visto accogliere le sue ragioni. Il giudice ha infatti constatato l’avvenuto pagamento e lo ha quindi assolto.
Le responsabilità della vicenda sono quindi da ricercare in quella che un tempo era Equitalia, e che sei anni fa aveva dimenticato di notificare l’avvenuto pagamento all’INPS.
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La redazione