Il debito è stato contratto in buona fede? Si può ottenere lo stralcio
È stato accolto un piano del consumatore che comporta la revoca della cessione del quinto dello stipendio
A sancirlo, è stato il Tribunale di Siracusa con un decreto emesso lo scorso 17 giugno. Detta pronuncia ha accolto quindi le ragioni del contribuente.
L’episodio ha visto protagonista, nello specifico, un impiegato pubblico vittima di un sovra indebitamento decisamente importante (100mila euro circa).
Fortunatamente, il Tribunale ha riconosciuto all’uomo il principio di meritevolezza, chiarendo che i finanziamenti erano stati sottoscritti “per mancanza di liquidità ma con senso di responsabilità”, principio confermato dal fatto che si è dato fondo ai risparmi di una vita per onorare impreviste e urgenti spese connesse a problemi di famiglia.
L’uomo si era quindi dovuto rivolgere a creditori esterni, continuando comunque a versare con regolarità le rate del mutuo e saldando le pendenze nei confronti dell’erario.
Il tutto si sommava all’assenza di protesti e procedure esecutive. Dunque, ha concluso il Tribunale, i debiti erano stati contratti nell’ottica di adempierli.
Il piano del consumatore che è stato stilato ha comportato il saldo integrale del creditore ipotecario, per un ammontare di circa 40mila euro, e lo stralcio del 40% dei rimanenti crediti.
Contestualmente, sono state annullate le due cessioni del quinto sottoscritte con Banca Popolare Pugliese e Credito Emiliano.
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Da redazione