Il fiasco annunciato dei Mutui Plafond Casa
Tutto fumo e niente arrosto. L’immagine, forse brutale ma di certo efficace, riassume perfettamente la storia dei Mutui Plafond Casa promossi dal Ministro Lupi e annunciati con grande enfasi e clamore mediatico lo scorso marzo, salvo essere cestinati all’indomani delle elezioni europee di maggio. L’ennesimo specchietto per le allodole confinato al cassonetto dell’immondizia non appena ha finito di avere una qualsiasi utilità.
Ma andiamo con ordine. I Mutui Plafond Casa erano destinati alle famiglie bisognose che altrimenti non avrebbero avuto molte chance di comprare un immobile. «Dal 5 marzo abbiamo voluto dare un segnale concretissimo alle famiglie che vogliono o ristrutturare la propria casa o acquistare la prima casa. Potranno andare presso gli sportelli bancari delle banche convenzionate e chiedere l’accesso al Plafond Casa». Questo l’annuncio del Ministro Lupi, certamente frettoloso e incauto che aveva “salutato” l’iniziativa.
Tuttavia, ben presto è stato chiaro che alle famiglie italiane nessun nuovo mutuo su immobile è stato concesso dopo l’avvio di questa misura. E addirittura in molti forum mutui gli utenti hanno raccontato che, a precise domande circa i Mutui Plafond Casa, le banche si dichiaravano impossibilitate a fornire ulteriori informazioni. Eppure questi avevano sottoscritto un accordo con la Cassa Depositi e Prestiti, in virtù del quale quest’ultima sta concedendo liquidità.
Come se non bastasse, in alcuni casi le banche, pur confermando l’esistenza dei Mutui Plafond Casa, tentavano di dissuadere gli aspiranti mutuatari dal richiederli, sottolineando, al contrario, la maggiore convenienza dei mutui tradizionali. E ciò ha smentito totalmente i principi “ispiratori” dell’iniziativa. Infatti, come qualcuno ha rilevato, «questi mutui rispetto a quelli del mercato, devono essere più convenienti nei fogli informativi; ovvero essenzialmente sulla carta! In pratica quindi, è sufficiente che i fogli informativi dei prodotti analoghi della stessa banca riportino un tasso maggiore dei fogli informativi dei Mutui Plafond Casa, perché i dettami di legge sono rispettati. Non è un problema, le banche possono scrivere qualsiasi tipo di tasso nei fogli informativi, purchè si rispetti il tasso di usura. I fogli informativi infatti, secondo le norme di trasparenza bancarie, contengono i “tassi massimi applicabili” all’offerta e le banche li inseriscono appositamente straordinariamente più elevati rispetto all’offerta effettiva per poterli poi negoziare a ribasso con la clientela durante le normali contrattazioni allo sportello o tramite rete di intermediazione secondo le esigenze e le strategia di vendita via via definite».
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