Il futuro del bollo auto è in mano alle Regioni
Possibile alleggerimento del tributo all’orizzonte
La Corte Costituzionale, infatti, attraverso la sentenza n.122 del 20 maggio, ha riconosciuto alle Regioni la possibilità di stabilire esenzioni in materia. L’unico obbligo degli enti locali è attenersi ai limiti economici fissati dallo Stato, e quindi non aggravare la pressione fiscale.
Una delle possibili conseguenze è che, in un futuro prossimo, si arrivi addirittura all’abolizione di questo tributo, a condizione di garantire la stabilità finanziaria.
La decisione degli Ermellini avrà, presumibilmente, ripercussioni profonde sulla quotidianità degli automobilisti, basti pensare che famiglie e aziende spendono oggi circa 7 miliardi di euro per far fronte al bollo, Una voce la cui incidenza è aumentata di quasi il 20% in cinque anni. A rilevarlo, l’analisi effettuata dall’Unione Europea delle Cooperative sui dati Istat.
La sentenza emessa nei giorni scorsi scaturisce da una questione di legittimità costituzionale evidenziata dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna, vale a dire l’esenzione del bollo per le auto la cui età è compresa tra 20 e 30 anni. Finora l’Emilia Romagna ha riconosciuto tale agevolazione solo in caso di iscrizione ai registri autorizzati dal Codice della Strada.
Un obbligo definito incostituzionale, e il giudice Luca Antonini ha ampliato e chiarito la portata di questo principio.
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La redazione