In Italia accedere al credito è ormai un’impresa
Accedere al credito è ormai un’impresa
E’ un dato di fatto: accedere al credito è sempre più difficile, sia per i privati che per le piccole e medie imprese, e ora se n’è accorta anche la Banca Centrale Europea.
Un suo studio ha infatti evidenziato che, nel periodo da luglio a settembre, si è verificata una contrazione della domanda di prestiti; il fenomeno però ha interessato solo l’Italia, mentre Francia, Spagna e Germania hanno rilevato addirittura un incremento degli stessi.
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L’aspetto più preoccupante è dato dal fatto che il contesto geopolitico attuale lancia segnali di natura opposta, basti pensare al calo del credit crunch (stretta del credito) passato dal 3 al 2%.
D’altro canto la tendenza generale nell’Unione Europea vede un abbassamento dei requisiti necessari per le concessioni di prestiti.
Le aziende si trovano quindi sempre più strette in una morsa, e l’approccio adottato dalle banche non lascia presagire niente di buono.
Queste infatti non solo hanno innalzato i tassi, ma, dovendo sostentarsi con capitali assai modesti, continuano a stringere i cordoni della borsa. Ottenere credito è diventata un’impresa, e la diffidenza diventa una sorta di circolo vizioso.
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Tuttavia la Banca d’Italia ha reso noti gli standard creditizi utilizzati nel nostro Paese, sottolineando come il quadro sia rimasto inalterato, mentre invece in Spagna, Francia e Germania siano stati fatti dei ritocchi.
Da una visione d’insieme del fenomeno, insomma, la sensazione è che, per l’ennesima volta, le autorità tentino di nascondere la testa sotto la sabbia, negando un’evidenza di fatti che rischia di esplodere tra le mani come una bomba.
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Da redazione