Irap: le sforbiciate del Decreto Rilancio
L’articolo 24 del DL n.34/2020 ha sancito sia il taglio del saldo dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive maturata al 31 dicembre 2019, che quello dell’acconto sull’anno in corso.
Il provvedimento riguarda imprenditori ed autonomi il cui fatturato annuo sia compreso entro 250 milioni di euro e costituisce una tantum. Secondo alcune stime, sono circa 2 milioni le persone fisiche e giuridiche che il 30 giugno non dovranno pagare l’imposta. Istituti di credito, compagnie assicurative ed enti pubblici dovranno invece effettuare il versamento.
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Imprenditori e partite Iva potranno inoltre usufruire del 60% di bonus sulle locazioni commerciali di immobili di categoria C1, in riferimento al mese di maggio e marzo/aprile scorsi. Due i requisiti richiesti:
- ricavi/compensi entro 5 milioni di euro nel 2019;
- una riduzione di fatturato nel mese di riferimento, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, pari almeno al 50%.
Il bonus affitti è destinato anche alle strutture ricettive, per le quali non sussiste alcun tetto massimo di fatturato.
Tale agevolazione potrà essere “spesa” sotto forma di credito d’imposta e trasferita a terzi, tra cui le banche, ed il proprietario del locale affittato, ottenendo come contropartita una riduzione del canone.