L’altra faccia della rottamazione delle cartelle potrebbe essere il pignoramento della casa
Chiusura Equitalia?
Mentre entra nel vivo la definizione agevolata delle cartelle esattoriali e si prepara il terreno alla “chiusura” di Equitalia, vengono sollevate perplessità e obiezioni finalizzate a sottolineare come la norma nasconda insidie ben peggiori dei tanto sbandierati benefici.
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Tra questi, si è espresso in toni molto chiari Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, sottolineando che i contribuenti potrebbero incappare addirittura nel pignoramento della casa.
Chi sottoscrive la definizione agevolata degli avvisi di ruolo sarà tenuto a saldare l’importo fissato dall’Agenzia di Riscossione in un massimo di 4 rate, che andranno pagate entro un anno.
E, nel caso in cui il contribuente non pagasse o pagasse in ritardo anche una sola tranche, spiega Brunetta, rischierebbe di trovarsi dissanguato, in quanto dovrebbe sborsare, in un’unica soluzione, le eventuali vecchie rate, le sanzioni e gli interessi di mora.
A questo si potrebbe sommare l’odissea legata ai processi tributari.
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Infatti, chi ha vinto in primo grado non solo non potrebbe accedere alla rottamazione ma, nel caso in cui perdesse nel grado successivo, dovrebbe sborsare interessi di mora e sanzioni.
Dal canto suo Forza Italia ha dichiarato che si impegnerà in Parlamento, nel corso del processo di conversione del decreto, affinché detti punti vengano modificati.
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Da redazione