L’istituto di credito “scoppia”, e viene ricomprato a un euro con i soldi dei contribuenti
30.01.2017 15:18
Alla fine del 2015 ci fu il crack delle Banche Popolari. Da lì si è aperta una voragine, in cui sono caduti centinaia di migliaia di risparmiatori, alcuni di loro anche rimettendoci la vita. A distanza di poco più di un anno, tre di quelli istituti rinascono a mo’ di araba fenice. Sono infatti stati acquistati da Ubi a condizioni a dir poco vantaggiose: il costo è un euro, zero sofferenze, un aumento di capitale di 400 milioni di euro, e un credito fiscale di 600. Ovviamente, il rovescio della medaglia c’è, ed è che l’operazione è finanziata attraverso un ricarico delle spese sostenute dagli utenti delle banche private. Ovviamente i diretti interessati, interpellati, si trincerano dietro a un “parleremo solo a procedura ultimata”…