La Banca del Cilento sotto inchiesta per usura bancaria
03.06.2014 15:57
Forse un evidente errore tecnico-metodologico a determinare come usurari i tassi applicati dalla Banca del Cilento Credito Cooperativo s.c.p.a., ora Banca del Cilento e Lucania Sud, nella gestione dei rapporti con un correntista, l'impresa di costruzioni Karma srl, poi fallita, che, come scritto sabato dal Corriere del Mezzogiorno, ha denunciato per usura bancaria non solo l'istituto di credito cilentano ma anche Bnl, Unicredit e Monte dei Paschi di Siena, aprendo di fatto un filone d'indagine che vede indagati tra gli altri Fabio Mussari, Luigi Abete e Paolo Savona.
Due inchieste parallele, una a Vallo della Lucania e l'altra a Salerno, entrambe giunte alla conclusione delle indagini preliminari, che gettano un'ombra sinistra sul mondo degli interessi passivi applicati.
Per i sei funzionari della Banca del Cilento indagati, Pasquale Cerullo, direttore della filiale 1 e vicedirettore generale, Ersilia Casale, Maria Antonietta Luongo, Egidio Esposito e Massimo Ruggiero difesi dall'avvocato Franco Maldonato (mentre il sesto indagato, Osvaldo Santoro, direttore e vicedirettore generale della banca nonchè responsabile ad interim area affari e relazioni creditizie, è difeso dall'avvocato Gugliemo Scarlato) è stata chiesta l'archiviazione e proprio in questa settimana il sostituto procuratore Alfredo Greco, che ha firmato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, dovrà decidere in merito.
A suffragio delle tesi difensive è stata depositata, dopo gli interrogatori degli indagati, una consulenza tecnica di parte in 36 pagine redatta dal commercialista Ciro Montella, un professionista che per il passato ha preparato numerosissime consulenze per la Procura di Vallo. Innanzitutto il tecnico rileva che nessuno degli indagati aveva la possibilità / potere di intervenire sui tassi da applicare ai rapporti intrattenuti dalla Banca del Cilento con la Karma srl in virtù di una struttura organizzativa articolata e complessa governata da Regolamenti organizzativi ed operativi, predisposti dal Cda e sottoposti al continuo e severo monitoraggio dell'Organo di Vigilanza che definiscono in maniera rigida e puntuale i compiti, i ruoli, ed i poteri assegnati a ciascuna funzione aziendale.
Ma c'è di più, secondo Montella i tassi effettivi globali (T.E.G.), calcolati tenendo conto degli interessi, delle commissioni di massimo scoperto, delle spese accessorie e degli altri oneri diretti e riferibili alle erogazioni del credito addebitati sui singoli conti correnti, anche in relazione agli affidamenti accordati, non hanno mai superato i limiti oggettivi fissati dalla Legge 108/96 per tutti i trimestri esaminati.
Se la metodologia applicata venisse utilizzata nella disamina di tutti i rapporti bancari che intercorrono tra le banche e la propria clientela tutti gli istituti di credito verrebbero perseguiti ai sensi dell'articolo 644 c.p.
Ora la parola passa al pm Greco...