La banca ha sbagliato, ma una famiglia perde la casa
Chi paga quando i tassi d’interesse sono usurari?
È tutt’altro che automatico il riconoscimento delle responsabilità dell’’istituto di credito. Così, può capitare che una famiglia venga da questo bollata come debitrice – sebbene, a conti fatti, abbia un credito – e che perda la casa costruita con il lavoro e i sacrifici di una vita. Al danno si aggiunge la beffa, considerando che le aste equivalgono alla svendita di immobili dal valore anche pregevole.
A cadere vittima del perverso meccanismo è stato, nei giorni scorsi, un imprenditore padovano e sua moglie: a fine marzo la villetta in cui i due vivono, dal valore stimato di 600mila euro, è stata liquidata per meno di 400mila.
Eppure il Tribunale aveva congelato il provvedimento con cui l’istituto di credito, che aveva erogato un mutuo alla coppia, reclamava un importo residuo di circa 25mila euro. I mancati pagamenti delle ultime rate erano scaturiti dal fallimento dell’azienda dell’uomo.
Nel 2015 la banca aveva messo le mani sulla villetta di proprietà della moglie. Questo, successivamente, aveva contattato uno specialista per verificare se i tassi di interesse che gli erano stati applicati fossero illegittimi.
Nel 2018 è il Tribunale che chiede l’intervento di un perito per una consulenza tecnica d’ufficio. Nonostante l’atto sia stato consegnato lo scorso aprile, determinando il blocco del decreto ingiuntivo, la banca è andata avanti, l’immobile è stato venduto, e la prossima udienza è stata fissata per il 9 luglio.
Nessuno si è chiesto cosa ne sarà della coppia nel frattempo…
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