La verità sui tempi di conservazione dei dati in Centrale Rischi
Fino a quando le tue informazioni personali rimangono in Crif?
È una domanda, questa, con cui dobbiamo confrontarci frequentemente. La risposta è articolata, e richiede alcune considerazioni preliminari.
Tanto per cominciare è necessario distinguere tra dati negativi e dati positivi. I primi riguardano finanziamenti che non sono stati rimborsati integralmente, gravi inadempimenti e sofferenze, e la loro permanenza in Centrale Rischi è di 36 mesi.
I dati positivi, invece, sono riferiti ai finanziamenti e alle morosità saldate.
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Così il Provvedimento Interpretativo di alcune disposizioni del Codice SIC (Sistema Informazioni Creditizie, NdR) del 26 ottobre 2017, finalizzato a supplire alla mancanza di una legge in materia. Inoltre, non essendo chiaro a partire da quando i fatidici 36 mesi vengono calcolati (dalla sottoscrizione del contratto di mutuo? Dalla prima scadenza non rispettata?), il Garante ha ampliato la finestra temporale fino ad arrivare a 5 anni.
Dunque, il monito per il cittadino che intende richiedere la cancellazione dei dati contenuti in CRIF è di essere consapevole che, probabilmente, non sarà possibile chiudere la questione in tre anni. Dal canto loro le banche, al momento della sottoscrizione del contratto di mutuo e finanziamento, devono fornire il SECCI (Standard European Consumer Credit Information, NdR).
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La redazione