Lavorare in Consob? Meglio di un’assicurazione sulla vita
Chi vigila sui controllori?
La domanda – lecita – diventa pressoché necessaria e inevitabile, se parliamo degli organismi pubblici che dovrebbero garantire il corretto impiego dei risparmi dei cittadini.
Una macroscopica anomalia, ad esempio, è rappresentata da Consob, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa.
Di cosa si occupa?
Detto organismo è deputato a monitorare l’andamento dei mercati finanziari, con particolare riguardo alle fluttuazioni del prezzo delle azioni e degli adempimenti contrattuali.
Nel caso in cui si sospetti che le quotazioni azionarie siano alterate da un fenomeno quale quello dell’insider trading (diffusione di informazioni riservate o comunque in grado di determinare un vantaggio per il destinatario), la Consob deve intervenire sanzionando i responsabili.
Come si mantiene l’organo di vigilanza?
La Commissione ha una struttura interna articolata e “pesante”. Circa 700 dipendenti e 60 dirigenti, ciascuno di questi ultimi porta a casa ogni anno 240mila euro, che peraltro è il tetto massimo previsto.
La Consob costa 170milioni di euro, al cui recupero contribuiscono proprio le banche e finanziarie che è chiamata a controllare.
Perfino per i più “puri di cuore” è difficile credere che questo conflitto d’interessi non inquini e pregiudichi irrimediabilmente l’imperativo di trasparenza a cui l’organo di vigilanza è chiamato…
La redazione