«Le banche non mi danno 4.000 euro e io rischio di perdere tutto»
Spesso la burocrazia è come le ruspe. Azzera la vita delle persone che ne sono vittima. E poco importa che la “macchina infernale” si metta in moto per sciocchezze, semplici cavilli in teoria facilmente risolvibili perché, una volta partita, è quasi impossibile fermarla. Un ciclone capace di travolgere tutto e tutti. Ne sa qualcosa Paola, proprietaria di una tabaccheria e ricevitoria nel marchigiano, che rischia di veder andare in fumo un’attività avviata da generazioni, e apprezzata da tutto il paese, per una banale ripicca.
«Ho subito un ingiusto pignoramento e il blocco del conto corrente, che è indispensabile per svolgere le operazioni a mezzo RID collegate alla tabaccheria (es: i gratta e vinci). Il tutto per la sete di vendetta di una persona incapace di ammettere la propria incompetenza professionale».
Nel frattempo, il congelamento del conto le ha causato una serie di problemi, perchè, spiega, «mi ha impedito di lavorare e di produrre a dovere e si è creato, praticamente, un circolo vizioso». Così Paola non ha potuto saldare l’affitto dell’immobile in cui si trova la sua attività, e ora deve far fronte agli arretrati, per un totale di 4.000 euro complessivi. Una cifra modesta, ma da cui dipende (letteralmente) il suo futuro. Come se non bastasse, la donna ha dovuto saltare per alcuni mesi il pagamento delle rate di un finanziamento ricevuto alcuni anni fa, «a mio parere alto e vorrei estinguerlo o, in alternativa rinegoziarlo».
Fortunatamente però, la tenacia di Paola sta per essere premiata. Infatti, proprio in questi giorni, «la controparte si è ritirata, e quindi a breve dovrebbe essere nuovamente operativo il conto corrente».
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