Le conseguenze dell’iscrizione in Centrale Rischi
Hai chiesto un mutuo o un finanziamento?
Probabilmente non lo sai, ma questa semplice azione ha determinato la tua iscrizione in Centrale Rischi o nel Sic (Sistema di Informazioni Creditizie). Se la tua richiesta è stata rifiutata, probabilmente in uno di questi archivi elettronici sono presenti dati negativi a tuo carico di cui magari ignoravi l’esistenza.
Come funzionano questi database? È possibile consultarli ed, eventualmente, correggere informazioni errate? Cerchiamo di capirlo insieme.
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La Centrale Rischi è un registro, gestito da Banca d’Italia, contenente tutti i dati inerenti le insolvenze di privati e aziende nei confronti di istituti di credito e finanziarie, i prestiti concessi, e quelli semplicemente richiesti.
Tale archivio può essere consultato solo dalle banche, e a seguito di una domanda di mutuo o finanziamento presentata da un (aspirante) cliente. Le informazioni negative registrate al suo interno scaturiscono da una situazione di cosiddetta sofferenza conclamata, vale a dire connessa a un debito di almeno 30mila euro. Confluiscono invece nei Sic anche insolvenze di lieve entità.
Perché è importante conoscere la propria posizione in Centrale Rischi?
Perché la presenza al suo interno di dati negativi inesatti, non aggiornati o addirittura riferiti ad altri, paralizza la propria attività professionale e la realizzazione di progetti legati alla vita privata. Con effetti psicologici devastanti, e talvolta, addirittura, atti estremi di autolesionismo.