Le misure della Fase Due per imprese e lavoratori
C’era una volta il Decreto Aprile, che poi si trasformò in Decreto Maggio
Per poi diventare Decreto Rilancio. A descriverne il contenuto è stato il ministro Gualtieri, domenica 10 maggio, in tv. Si sa, ai tempi del Covid19, il passaggio mediatico e social è un imperativo categorico, per chi è al Governo.
Il Decreto Rilancio mette tanta carne al fuoco, nel tentativo di tamponare i molteplici fronti apertisi in seguito all’epidemia di Coronavirus. Uno dei provvedimenti – sulla carta – foriero di più ampie e profonde ripercussioni sul tessuto produttivo del Paese sono i contributi a fondo perduto destinati alle imprese, agli autonomi ed alle partite IVA con ricavi entro 5 milioni di euro. Condizione imprescindibile per usufruirne è che il fatturato ed i corrispettivi relativi ad aprile 2020 siano inferiori ad un terzo dei valori registrati ad aprile 2019.
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Le aziende con ricavi inferiori ed uguali a 5 milioni di euro che abbiano registrato ad aprile 2020 un calo di fatturato e corrispettivi del 50% potranno beneficiare, inoltre, di un credito di imposta equivalente al 60% del canone d’affitto pagato.
Titolari del credito d’imposta sono privati e imprese, che possono riscattarlo nei confronti dello Stato e del Fisco ottenendo una riduzione delle imposte da pagare o portandolo in detrazione in sede di dichiarazione dei redditi.
Le strutture ricettive, certamente tra le più colpite dal Covid19 e dalla misure restrittive che questo ha determinato, usufruiranno del credito d’imposta a prescindere dall’ammontare di ricavi e corrispettivi rilevati ad aprile.
Il Governo intende sostenere gli imprenditori anche in riferimento alle operazioni di messa in sicurezza indispensabili ai fini della ripartenza. In questo caso, il credito d’imposta garantito è pari all’80% delle spese sostenute.
Ultimo, ma non meno importante, chi è rimasto senza lavoro e non ha i requisiti per beneficiare di altri sussidi potrà presentare domanda per il reddito d’emergenza entro il 30 giugno (Isee entro 15mila euro e patrimonio entro 10mila).
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