Lucca: fideiussione capestro cancellata e pignoramento immobile scongiurato
Fare da garante per un mutuo si rivela spesso un’arma a doppio taglio
Infatti, sottoscrivere una fideiussione per permettere a qualcun altro (partner, amico, figlio…) di ricevere liquidità NON è una mera formalità, anche se, dimostrando una certa superficialità, è così che i diretti interessati tendono a presentarla.
Così, può capitare che, dopo una manciata di rate saltate dal mutuatario, il fideiussore venga chiamato in causa per rimborsare la pendenza. E, che in caso di rifiuto, questo rischi che i propri beni vengano intaccati.
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Fortunatamente, però, in questi giorni è arrivata una buona notizia dalla Toscana: una fideiussione capestro (caratterizzata, cioè, da condizioni particolarmente rigide e pesanti) risalente e 13 anni fa è stata cancellata, salvando l’immobile di proprietà del sottoscrittore. L’uomo si era inizialmente impegnato per un importo di circa 120mila euro, che già dopo un anno erano diventati quasi 200mila.
Nel frattempo il conto corrente a cui era agganciata la fideiussione veniva chiuso rilevando uno scoperto di 130mila euro; la banca cedette il credito ad un altro istituto, avvalendosi del metodo della cartolarizzazione.
Dopo anni fu emesso un decreto ingiuntivo, ma la società di proprietà del debitore non esisteva più, e quindi il provvedimento fu “trasferito” in capo al fideiussore. Questo si opponeva appellandosi alla violazione della normativa antitrust del 1990, e il giudice del Tribunale di Lucca ha accolto le sue ragioni annullando il pignoramento e obbligando la banca a pagare le spese processuali.
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La redazione