Monte dei Paschi indagata per usura, ma intanto l’azienda è morta…
05.05.2015 12:49
Un saldo negativo cresciuto di 70mila euro in un anno.
Un tasso del 17% costituito esclusivamente da interessi. Un debito che lievita, nutrendosi di anomalie bancarie ormai talmente consolidate da rappresentare la fisiologia, più che la patologia.
Fortunatamente ci sono cittadini che non si rassegnano a subire, e grazie alle loro denunce si può sperare di sgretolare, poco a poco, il “sistema”.
Giuseppe Schirru, imprenditore palermitano, ha denunciato l’area Leasing and factoring di Monte dei Paschi di Siena per anatocismo e usura chiedendo il rimborso degli interessi impropriamente incassati dall’istituto di credito. Una cifra che si aggira intorno a 200.000 euro.
Da aprile 2014 al mese scorso Emyr Sanitaria, l’azienda di Schirru, ha infatti visto schizzare il saldo negativo a 516.757 euro, a fronte dei circa 443.000 iniziali.
La mafia uccide più della crisi
Nonostante abbia denunciato il tentativo di infiltrazioni malavitose e la richiesta di tangenti, Giuseppe Schirru è stato costretto a chiudere la sua impresa. Intanto, l’indagine è stata affidata alla Dia (Direzione Investigativa Antimafia).
«I tempi della giustizia sono troppo lenti per accedere al sistema di protezione e si vive nella paura», spiega l’uomo. A ricostruire la sua storia è stata Adnkronos.
da Redazione