Mutui a tasso di usura. Già in 50 a Pavia

Mutui che si trasformano in trappole da cui non si esce. Anche a causa di interessi che lievitano sino a superare il tasso di soglia stabilito dalla Banca d’Italia, sino a trasformarsi in tassi d’usura. 
 
Sempre più pavesi si trovano nei guai: quelli che, a causa di difficoltà economiche contingenti saltano anche una sola rata del mutuo, e quelli che si vedono lievitare nel tempo il dovuto in seguito all’ammortamento del mutuo stesso. In molti si sono rivolti a Federconsumatori Pavia, di cui è presidente Mario Spadini, per sapere cosa fare, e già una trentina di famiglie è pronta a portare le banche in giudizio. L’obiettivo è recuperare gli interessi pagati oltre il dovuto, cifra che può toccare anche i 50mila euro.
 
Federconsumatori ha avviato un servizio mirato di consulenza: l’obiettivo è garantire a chi lo richiede una valutazione del proprio contratto di mutuo ipotecario, premessa indispensabile per adire le vie legali. «I mutui da noi controllati sono più di 50, e dalle verifiche emerge che quasi il 50% sono gravati da usura – spiega Spadini –. Si tratta di somme ingenti, di cui si può ottenere la restituzione solo con azione legale. La procedura che utilizziamo è l’esame di base a cui segue, nel caso, una perizia e l’azione legale».
 
«Sono due i problemi inerenti l’usura bancaria – spiega l’avvocato Massimo cerniglia, legale di Federconsumatori –. Il primo è il superamento del tasso di soglia dei mutui già al momento in cui sono stati pattuiti per effetto degli interessi di mora; il secondo è il superamento del tasso di soglia sopravvenuto, cioè superato successivamente nel corso dell’ammortamento del mutuo. Nel primo caso la Cassazione ha ritenuto che si intendono usurari gli interessi che superano il limite stabilito dalla legge nel momento in cui sono promessi, o comunque convenuti, anche a titolo di interessi moratori. In questo caso la clausola contrattuale che ha stabilito gli interessi usurari (includendo quelli moratori) è nulla, e non sono dovuti interessi. Quindi i mutuatari possono richiedere indietro tutti gli interessi contrattuali per gli ultimi 10 anni e non sarebbero dovuti interessi per il futuro». «Nel caso di usura sopravvenuta – prosegue il legale – ossia quando l’interesse era sotto la soglia al momento della pattuizione, ma l’ha superata nel tempo, si procede alla sostituzione del tasso di soglia a quello usuraio».
 
Ora il tasso di soglia è del 9,42%, quindi gli interessi che lo sperano vanno restituiti. «Le banche hanno adottato maglie larghe nel concedere mutui, ma poi li hanno gravati di tassi che sommati superano gli indici di usura – conclude Spadini –. Le sentenze ordinarie succedute alla pronuncia della Cassazione sono chiare: dicono che se il mutuo è gravato da usura la banca deve restituire anche il corrispettivo dell’interesse ordinario».